L’ultimo report di LinkedIn riporta che, quest’anno, il 51% delle aziende a livello globale prevede di implementare un programma di upskilling all’interno delle loro organizzazioni; il 47% farà lo stesso con il reskilling.
Questi termini, anche se non sono nuovi, hanno assunto un maggiore posizionamento in questo 2020. Vediamo le differenze.
Reskilling
Si riferisce all’apprendimento costante di nuove competenze, che è diventato essenziale per affrontare il mondo del lavoro del futuro senza che ci lasci alle spalle.
Vale a dire, se l’azienda ha una forza lavoro di talento, ma l’area in cui si sviluppa sta diventando obsoleta, l’opzione è quella di formare queste persone in modo che possano evolvere e continuare a contribuire allo sviluppo e raggiungimento dei risultati.
Upskilling
Si riferisce alla formazione aggiuntiva di cui un collaboratore ha bisogno en in altri ambiti per svolgere in modo più efficace il proprio lavoro.
A differenza del reskilling, ciò comporta la formazione delle persone in competenze aggiuntive, ma mantenendole negli stessi ruoli, piuttosto che cambiare radicalmente il loro lavoro.
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